I gioielli e le pietre preziose

gioielli di diamanti

gioielli di diamantiUn bel gioiello d’oro adornato con pietre preziose ha un duplice valore: è un piacere da indossare e un’assicurazione economica in caso di crisi.

Ma come sfruttare al meglio i propri risparmi? Conoscere il mondo delle gemme è essenziale per non fare acquisti sbagliati.

Innanzitutto, rivolgetevi unicamente a orefici e gemmologi qualificati, che siano in grado di rilasciarvi una garanzia su ciò che comprate.

State attenti ai falsi.

È facile distinguere un pezzo di vetro colorato da un diamante.

Non lo è altrettanto distinguere un diamante genuino da uno artificiale, creato in provetta con processi chimici che imitano quelli di madre natura.

Se una pietra vi sembra troppo perfetta (ed economica) per essere vera, fatevi delle domande.

Certi minerali, come gli smeraldi, sono praticamente impossibili da trovare in natura senza imperfezioni.

Infine, evitate i gioielli prodotti in massa da brand famosi: utilizzano minerali di scarso valore. Paghereste più la “marca” che il prodotto vero e proprio.

I diamanti vengono valutati secondo il sistema 4C, che corrisponde a:

  • COLOR, il colore della pietra. Si valuta l’omogeneità della tinta, la sua saturazione e luminosità.
  • CUT, il taglio della pietra. Si valuta la forma della pietra, la sua simmetria, proporzioni e precisione nel taglio.
  • CLARITY, la purezza della pietra. Si valuta la presenza di residui, crepe e altre imperfezioni che ne intacchino la trasparenza.
  • CARAT, la caratura della pietra. La caratura ne indica il peso.

Per altre pietre preziose come smeraldi, rubini e granati, a queste caratteristiche si aggiungono:

  • TRATTAMENTI, che possono essere fatti per migliorare l’aspetto della gemma. Possono venir impiegati processi meccanici o trattamenti chimici;
  • ORIGINE GEOGRAFICA, la zona da cui è stata estratta la pietra. Esistono giacimenti più o meno rinomati, da cui derivano diversi valori di mercato.

Esaminiamo queste caratteristiche una alla volta.

COLORE

Siamo abituati ad immaginare i diamanti come pietre di un bianco purissimo.

In realtà, questo è vero solo per le cosiddette gemme di categoria D.

I diamanti tendono al giallo. Per misurarne il colore si utilizza una scala alfabetica, che va dalla D (bianco purissimo) alla Z (giallo opaco).

Esistono anche altri diamanti di altri colori, i cosiddetti “fancy diamonds”, particolarmente rari e costosi.

Più difficile stabilire il colore delle altre pietre preziose. Si utilizzano scale internazionali, come la scala di Munsell e il GIA GEM SET.

Vengono prese in considerazione tonalità, intensità (saturazione) e luminosità del colore.

Il colore di una pietra è solitamente omogeneo. Eventuali macchie di tono differente vengono chiamate “zonature”.

TAGLIO

Il taglio indica varie caratteristiche della pietra: forma, proporzioni, simmetria, lucidatura.

Per alcune pietre si prediligono determinate forme. Lo smeraldo, ad esempio, è spesso tagliato a quadrato.

Questo perché il materiale grezzo si presta ad assumere una forma simile, e si cerca di tagliarlo perdendo la minor quantità di minerale possibile.

La forma classica del diamante viene invece definita “a brillante”: le sue 57 sfaccettature ne esaltano la luminosità.

Un taglio perfetto permette un’ottimale rifrazione della luce, rendendo la pietra lucida e brillante.

PUREZZA

La purezza indica la presenza di difetti all’interno nella gemma.

Nei diamanti, essa viene valutata grazie ad una lente acromatica e aplanatica, con ingrandimento 10x.

La scala utilizzata è la seguente:

  • IF = Internally Flawless, ovvero senza alcun difetto.
  • VVS = Very Very Small Inclusion. Minuscole inclusioni difficilissime da individuare con la lente.
  • VS = Very Small Inclusion. Piccole inclusioni difficili da individuare con la lente.
  • SI = Small Inclusion. Le inclusioni si vedono facilmente con la lente
  • I = Inclusion. Dette anche gemme P (piquè), presentano imperfezioni osservabili anche a occhio nudo.

Altri tipi di gemme non hanno una scala di valutazione tanto precisa, ma la regola generale rimane la stessa: più una gemma è pura, più è di valore.

CARATURA

La caratura, indica il peso della pietra. Un carato equivale a 0,2 grammi.

In via generale, una grossa pietra da 1 carato vale più di tante piccole pietre della stessa caratura.

TRATTAMENTI

Trattamenti chimici possono celare crepe e impurità, aumentando la bellezza della pietra.

Trattamenti troppo invasivi, come l’iniezione di resine e metalli, possono però farne scendere il valore.

ORIGINE GEOGRAFICA

Il valore di una pietra può alzarsi se viene estratta da un giacimento rinomato. La locazione di questi giacimenti cambia in base alle pietre preziose.

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