A cosa serve il certificato gemmologico

taglio dei diamanti

Il mercato dei diamanti da investimento è in continuo aumento ed ormai, per cautelarsi da truffe ed errori, la maggior parte degli operatori si basa sempre di più sulle informazioni contenute nel certificato gemmologico delle pietre preziose.

Non è un vero e proprio certificato nel senso stretto del temine, si tratta piuttosto di un documento prodotto da laboratori ed enti certificati che risulta molto importante e fondamentale per validare il reale stato della pietra sia per garantire il vendtore che per guidare il compratore.

Che tipo di informazioni contiene questo certificato?

In questo documento, erroneamente definito certificato, vengono riportati tutti i parametri di qualità del diamante, come la purezza, il colore, il taglio ed il peso complessivo, nonché i dati identificativi della pietra che consentono la tracciabilità e ne stabiliscono il valore sul mercato in qualsiasi momento.

Per un investitore intenzionato all’acquisto sono dati fondamentali, in special modo vista la natura del bene.

Parliamo non di diamanti da esposizione, ma di diamanti da investimento, oggetti che vengono scambiati e venduti su mercati globali per trarne profitto, poter capirne e controllare in qualsiasi momento il valore è cruciale per poter ottenere un guadagno.

Questa operazione di certificazione viene effettuata in laboratori neutrali, che sono riconosciuti a livello internazionale, per citarne alcuni: Gemological Institute of America , American Gem Society , International Gemmological Institute.

I certificati prodotti da questi istituti sono riconosciuti in tutto il mondo e sono considerati affidabili per gli acquisti in remoto, da tutti gli operatori del settore.

Oltre a questi esistono centinaia di laboratori specializzati e di periti indipendenti, i quali possono fornire anche informazioni aggiuntive rispetto a quello che è considerato lo standard.

Ed inoltre anche alcuni punti vendita sono in grado di certificare il reale stato, la catena dei proprietari, la provenienza, chi ha fatto il taglio ed il valore.

Come detto, si tratta di dati importanti, che costituiscono una specie di carta di identità del diamante che lo segue sul mercato per tutta la sua esistenza.

Nelle operazioni di compravendita è un documento che garantisce in egual misura sia il compratore che il venditore e che certifica che l’operazione sia legittima e controllata.

Il mercato dei diamanti da investimento, richiede questo tipo di attenzione e questo tipo di garanzie, specie perché in molti casi si tratta di cifre interessanti e ragguardavoli, senza dubbio.

Di conseguenza, la presenza o meno di un certificato gemmologico dovrebbe essere già abbastanza per far suonare dei campanelli di allarme sulla sicurezza e la legittimità dell’operazione.

Bisogna richiederlo al venditore, bisogna controllarne la veridicità sia richiedendo un controllo ed una conferma agli enti certificatori per essere tranquilli sia prima che durante la transazione.

Ulteriormente anche in sede di certificazione, in un certo senso, il diamante può avere anche una scritta, fatta con un laser che incide la pietra a livello microscopico e difficilmente visibile ad occhio nudo, recante il numero seriale che ne permette l’identificazione in maniera definitiva e durevole.

In connessione al certificato gemmologico, anche questa iscrizione è uno strumento importante per la corretta identificazione di un diamante, per tracciarne i percorsi, e in definitiva garantire in maniera precisa la correttezza della transazione, sia per il compratore che per il venditore.

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